LA MUSICA DEL LIUTAIO

Il documentario La musica del liutaio racconta l’arte della liuteria di Cremona, considerata capitale mondiale di questa tradizionale lavorazione, che è stata inserita dall’UNESCO tra i beni immateriali dell’umanità.

Partendo dalle botteghe cremonesi di due giovani liutai, con storie diametralmente opposte, il racconto si sposta in Val di Fiemme dove, tra i boschi di abete rosso. viene raccolto e lavorato, da centinaia di anni, il legno di risonanza. Questo, è il legno che troviamo tra le mani di esperti liutai, ma anche sui banchi dell’Istituto Superiore Stradivari, liceo dove, oltre al normale ciclo di studi, si impara l’arte della liuteria. 

Per suonare, un violino ha però bisogno anche di un elemento esterno e così Raffaella, sull’altra sponda del Po, crea gli archetti

Il documentario si conclude con Sofia che, tra le stanze dell’Istituto Stauffer, ci incanta con la Ciaccona di Bach, considerata il manifesto del violinismo.

I CUSTODI DELLA TERRA

Il documentario I custodi della terra racconta le storie di alcuni produttori, attorno al lago di Bolsena, che si impegnano quotidianamente nel preservare la biodiversità del territorio.

Gaia e Matteo hanno avviato un’azienda che si occupa di agricoltura rigenerativa; con le loro api, gli ulivi, gli alberi di frutti antichi, il pascolo itinerante delle pecore, stanno rigenerando un terreno pressocché arido.

Emanuele, con le sue capre, produce formaggi di latte crudo, per mantenere inalterato il passaggio dal pascolo brado alla tavola.

Jonathan divide la sua vita tra la regia di film pluripremiati e la creazione di una banca di semi di ortaggi antichi, preservando così sapori che altrimenti andrebbero perduti. 

È grazie all’impegno di persone come Gaia, Matteo, Emanuele e Jonathan, e di molti altri come loro, se il territorio del lago di Bolsena conserva, ancora oggi, una ricca biodiversità.

 

MANI SAPIENTI

Il documentario Mani sapienti racconta di alcune delle più famose e caratteristiche lavorazioni artigiane della Regione.

Attraverso questo viaggio ci immergiamo in antiche tradizioni, preservate e valorizzate con passione, da vecchie e nuove generazioni di artigiani.

Percorrendo il territorio nella sua interezza, scopriamo il tombolo di Offida, un’antica tecnica di ricamo che prevede l’uso dei fuselli per intrecciare i fili; le fisarmoniche di Castelfidardo, centro mondiale per la produzione di questo strumento; le pipe di Recanati, create proprio a due passi da Casa Leopardi, da due artigiani che sono padre e figlio; la produzione della carta di Fabriano, eseguita in una bottega che è anche un laboratorio dove i mastri cartai tramandano questo tipo di mestiere ad apprendisti di varie età; ed infine la Scuola del Restauro del Libro di Urbino, dove giovani studenti imparano come preservare antichi scritti, ma anche come stampare nuovi volumi utilizzando la stampa tipografica o come riprodurre immagini attraverso tecniche antiche e moderne.

IL LAGO NEL PIATTO

Il documentario Il lago nel piatto racconta l’antica tradizione della pesca nel lago di Bolsena, di cui si hanno testimonianze già in epoca etrusca.

Dopo aver trascorso un’intera giornata con un pescatore di Capodimonte, mostrando sia il posizionamento delle reti che il traino, effettuato all’alba; la scena si sposta in cucina, a Bolsena, per raccontare la Sbroscia: una tipica zuppa di pesce del luogo, fatta con il pescato del giorno, e che sino a pochi decenni fa si preparava direttamente con l’acqua del lago, quando ancora veniva chiamato “il lago da bere”.

Per raccontare la storia del territorio, un ruolo importante hanno nel filmato il sito archeologico di Volsinii; la città di Capodimonte, con le leggende che la popolano; ed i vicoli e gli scorci di Bolsena.

PANE E COMPANATICO

Il documentario Pane e companatico racconta il Sannio beneventano attraverso alcuni prodotti del territorio, tutti presidi slow food.

Il documentario inizia con la produzione del pane di Saragollaseguendone la filiera dalla mietituradel grano alla trasformazione in forno, passando per la molitura a pietra. La Saragolla è un grano antico, di cui si hanno testimonianze sul territorio beneventano già in epoca sannita, e che oggi viene coltivato da alcuni agricoltori divenuti custodi di questo seme.

Il documentario prosegue raccontando la produzione della salsiccia rossa di Castelpoto, un particolare insaccato fatto con la polvere di peperoni locali, i papauli.

Infine, il racconto si conclude con la coltivazione del pomodorino d’inverno, a Cerreto Sannita. Questa particolare bacca ha guadagnato tale appellativo perché, grazie alla sua buccia molto spessa, riesce a conservarsi appeso all’aria aperta anche durante il periodo invernale, ed una volta era l’unico pomodoro, nella zona, utilizzabile nei mesi freddi.